martedì 14 giugno 2011

Commesse e struzzi: HANDLE WITH CARE

Vi è mai capitato di entrare in un negozio dall'aria splendida, un po' misteriosa, che vi attrae nel profondo già dalle vetrine ben curate e dai brand esposti? 
Poi entrate e la commessa è cosi?



Ovviamente il riferimento non può che essere comportamentale, lungi da me ogni tipo di  allusione fisica.
Finchè si parla di struzzi ci si può fare qualche risata, ma se si pensa a persone reali che sono lì per venderti un Prodotto e ad usare la propria immagine come etichetta di marketing, dovremmo preoccuparci....per loro!
Infatti il mondo del commercio si basa  soprattutto sull' arte del vendere che, purtroppo, non è innata per tutti. La diplomazia in molti casi aiuta, ma se la base non è buona, è assai difficile lavorarla bene.
Spesso poi accade che la pubblicità più efficace, che non è lo sponsor o l'immagine fissa su un cartello (che ahimè non è mai più bella dello struzzo), sia proprio il cliente. Tale categoria è vero che può essere suddivisa in varie tipologie, dal cliente simpatico, a quello più riservato, fino allo stronzo, ma proprio per questo è possibile gestirla a proprio favore come boomerang d'impatto.
E' facile per le commesse (non per tutte, vedi sopra) rimanere cordiali e fare una buona impressione sui primi due esempi, ma è molto difficile conquistare l'ultimo. E chi se non il cliente stronzo gioca da "ago della bilancia" in positivo o negativo? Se quest'ultimo è soddisfatto lancia pareri più che positivi su negozio e commessa (ben consapevole dei propri limiti caratteriali); al contrario se viene trattato con superficialità e scarsa umiltà, può diventare pericoloso (attenzione, da non intendersi un terrorista!).
C'è poi chi, da simpatico, stronzo ci diventa e ne va fiero. 
Seguendo il vecchio detto "Il cliente ha SEMPRE ragione" (presente, ormai da anni, nel decalogo della commessa di base e nella licenza dei negozianti) suggerisco di prendersi un po' più sul serio e di rispettare il lavoro di tutti, specie quello di chi sceglie di entrare in un negozio compromettendo potenzialmente il proprio umore.

di: fatica.com

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